Tokonoma di primavera 2016

Come ogni anno dal 2009, in questo mese di aprile dedichiamo una serata all’esposizione a tema stagionale, in questo caso alla primavera, mentre in novembre la serata è dedicata all’autunno.

Come è noto, in Giappone il trascorrere delle stagione influisce notevolmente sulla vita delle persone, non solo per motivi pratici, ma anche estetici (vedi la pratica del hanami 花見 ovvero la contemplazione della fioritura dei ciliegi, o quella, in autunno delle foglie degli aceri rosse.

Nell’esposizione in tokonoma 床の間 la stagione può essere manifestata dall’elemento principale se, ad esempio è un albero a foglia caduca o da fiore, oppure dalla pianta di compagnia se l’elemento principale è un sempreverde o un suiseki 水石, oppure ancora da un dipinto sullo sfondo (kakejiku 掛け軸).

Grande importanza hanno anche gli elementi accessori: vasi per le piante, daiza o suiban per le pietre, cornici e rotoli dipinti.

 

In questa serata abbiamo presentato una pianta e due pietre.

La pianta è un pino silvestre a tronco esile che ben rappresenta le vaste foreste di conifere che ancora si trovano in Giappone; l’autore ha preso spunto per evocare un classico paesaggio giapponese, pertanto ha abbinato al pino un suiseki a forma di capanna e un tanzaku 短冊 con il monte Fuji in lontananza.

Nelle tre immagini si è cercato di trovare la migliore soluzione per il supporto del suiseki (tavolino medio, lastra, tavolino basso).

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La prima pietra è cinese, (three gorges stone)  e rappresenta una scogliera fantastica; è stata accompagnata da un tempai di cormorano su una lastra di ceramica smaltata celeste (il mare).

Anche qui non soddisfaceva il supporto della pietra: il tavolino troppo esile per una pietra così massiccia, la lastra  troppo bassa per una pietra così dinamica.

Tutti d’accordo invece sul fatto che il tanzaku con il sole nascente evocava meglio l’atmosfera.

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La seconda pietra, una setagawa giapponese, collocata in un suiban blu, che si abbinava perfettamente con il tavolino e con una semplica ciotola con muschio e il sole nascente, a suggerire un quieto mattino primaverile in un dolce paesaggio collinare.

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